
Liguria. Sempre ricercato il comune composto da Finalborgo, Finalmarina e Finalpia.Gli operatori del settore sono tutti d'accordo: il mercato immobiliare ha rallentato, da qualche tempo a questa parte – come sta succedendo un po' in tutto il nostro Paese – ma la richiesta di seconde case resta comunque superiore alla domanda. Del resto, il turismo di Finale Ligure – il Comune nato dalla fusione di Finalborgo, Finalmarina e Finalpia – una delle migliori perle della Riviera di Ponente, è riferimento degli inestinguibili bacini di Lombardia e Piemonte. Ma con i suoi palazzotti nobiliari, e un'architettura storica che denota un passato ricco e rilevante e che la distinguono dagli altri paesi della costa. Belli sì, questi ultimi, ma con un'architettura più "umile". Finale Ligure è riuscita negli anni a mantenere un certo aplomb: affollata ma non troppo. Merito, forse, anche del divieto, previsto dal Puc (Piano urbanistico comunale), di realizzare appartamenti sotto i 65 metri quadrati, di smembrare le metrature ampie in piccoli alloggi, dell'obbligo della pertinenza e dell'assenza quasi totale, da 30 anni a questa parte, di cantieri. L'arrivo di un nuovo Piano urbano preannuncia novità attese come il ridimensionamento della metratura minima degli appartamenti a quota 50 metri quadrati. Gli operatori sperano anche in indicazioni circa due aree dimesse: la cava Ghigliazza e l'ex stabilimento Piaggio. Sono entrambe sul mare, situate all'ingresso al paese dalla parte del promontorio della Caprazoppa. «Rappresenterebbero uno sbocco importantissimo per il mercato immobiliare e il turismo – sostiene Emilio Berlengiero, titolare dell'agenzia immobiliare Gammino –. Il problema di Finale, infatti, è dato dall'impossibilità di soddisfare la richiesta, consistente, di mini appartamenti che continua ad arrivare dalla clientela turistica». Si potrebbero realizzare, continua Berlengiero, alloggi per il canale delle seconde case, e anche residence: «È una struttura adatta a soddisfare le nuove esigenze di vacanze di una settimana o anche solo di un weekend, esigenza che non può essere soddisfatta invece con i classici appartamenti arredati». Quelli, piuttosto, sono l'ideale per la richiesta di affitti annuali, che attualmente vivono una fase di crescita: la spesa viene condivisa da più famiglie o da genitori anziani e figli sposati e con bambini. In questo caso è richiesto un budget di 500-800 euro al mese, se l'abitazione può accogliere quattro persone. Per chi affitta solo nel mese di agosto la spesa per un buon trilocale in centro parte da 2.500 euro. In attesa che il nuovo Puc sveli le novità annunciate, il mercato immobiliare di Finale Ligure è ingessato e scarno, con immaginabili ricadute sui prezzi del mattone. Soprattutto se si aspira a una posizione sul mare. «La vicinanza alla spiaggia gioca un ruolo predominante nella quotazione del mq – spiega Moravio Bausano, titolare dell'agenzia immobiliare Studio Casa –. Il prezzo medio, che a Finalmarina si aggira intorno ai 5-6mila euro, sale a 8-9mila euro per una posizione affacciata sul lungo mare». Per non parlare degli oggetti che rientrano nella categoria di pregio. Ci sono amatori disposti a oltrepassare il valore di mercato pur di mettere le mani su edifici speciali e con posizione "top", ma l'offerta è quasi nulla. «Finalpia, le cui costruzioni risalgono in gran parte agli anni Settanta – continua Bausano – propone sistemazioni di scarso fascino, ma con maggiori comodità rispetto a Finalmarina, dove invece le costruzioni sono tipicamente senza ascensore, con scale ripide e strette. Le quotazioni si attestano anche qui sui 5-6mila euro al mq». Leggermente più abbordabile, Finalborgo, borgo medievale bello e ben conservato dove bastano, si fa per dire, 3.500-4.500 anche 5mila euro, se la casa è ristrutturata, per situazioni standard. È evidente che in quel contesto, situazioni pregiate, con terrazza, e ristrutturate hanno valori diversi. E se in paese l'offerta è limitata, a San Bernardino, quartiere di piccoli condomini nella primissima collina di Finale Ligure, si trova più facilmente grazie a un discreto ricambio. Una casa indipendente con il giardino può valere una cifra pari a 500mila euro, un po' meno un appartamento che si trova in condominio: per un trilocale delle dimensioni di 70-80 metri quadri con box oppure posto auto di pertinenza la richiesta si aggira sui 300-350mila euro.
Marche. Dal 2002 i prezzi sono saliti del 10% all'anno - A Sirolo il mq si paga anche 10mila euro
Spiagge soffici e vellutate, deliziosi borghi medievali, uliveti e ambienti naturali incontaminati. Sono alcuni elementi che caratterizzano il "Marcheshire", l'etichetta che ha permesso alle Marche di scrollarsi di dosso quella di "new Tuscany" e costruirsi un'immagine ancorata alle proprie ricchezze storiche e paesaggistiche. E il mercato immobiliare per le case-vacanze (specialmente in zone come il Conero, il Pesarese e il Montefeltro e l'Ascolano-Maceratese) ne ha beneficiato dato che, secondo uno studio Tecnocasa, nell'ultimo lustro le quotazioni per acquisti e affitti di seconde case sulla costa e nell'entroterra hanno fatto un balzo del 10% all'anno. «Negli ultimi anni – dice Angela Gangemi di Tecnocasa Sviluppo Ancona – abbiamo assistito alla scoperta del Conero da parte di turisti locali per il 70% e forestieri, in arrivo soprattutto dal Centro e Nord d'Italia e, dall'estero, dall'Olanda». Per le case-vacanza la parte del leone spetta agli appartamenti vicini al mare, tra i 50 e i 70 mq. Rare, invece, le superfici superiori ai 100 mq in tutti e tre i più rinomati centri residenziali della riviera del Conero, cioè Sirolo, Numana e Marcelli. Ancora vivaci le richieste di acquisto nella zona: a Marcelli, frazione di Numana sul mare, prevalgono appartamentini a schiera su due piani (4mila euro al mq con vista mare, contro la media di 3.000-3.500) e alcune unità condominiali (2.000- 2500 euro al mq con vista mare) costruite dagli anni '70 in avanti. «Le quotazioni sono stabili attorno ai 4mila euro per bilocali o trilocali con ingresso indipendente – osservano dall'agenzia Residea 2 di Marcelli –. Sono richieste soprattutto le abitazioni tra 35 e 50 mq: un trilocale con fronte mare può valere 260mila euro, cifra ancora abbordabile rispetto ai costi di Sirolo, tra gli 8 e i 10mila euro al mq». A Numana, invece, il mercato immobiliare è movimentato soprattutto da compravendite di seconde case, con quotazioni sostanzialmente stabili rispetto al 2006 (dai 2.500 euro per l'economico usato ai 4.500 per il signorile nuovo), mentre a Taunus, località nel verde e distante appena un chilometro dal mare, per casette singole a uno o due piani i prezzi sono sullo stesso livello di Marcelli. Sul fronte affitti, il canone mensile di un bilocale con quattro posti letto (60-70 mq) va dai mille euro di giugno ai 1.800 di luglio, fino ai 2.500 di agosto. Più abbordabili i periodi di inizio e fine stagione, con valori tra i 150 e i 200 euro a settimana, tanto che da un paio di anni si sta consolidando la presenza di uno zoccolo di famiglie olandesi in locazione nei periodi di bassa stagione. Chi invece cerca casa a un passo dalla «spiaggia di velluto» di Senigallia preferisce il lungomare di Levante, comodo da raggiungere e ben servito. L'offerta di seconde case, però, è piuttosto bassa vista la presenza di villette, alberghi e ristoranti. Per le palazzine in seconda fila si va dai 4mila ai 5mila euro al mq. Meno cara la zona di Ponente, dove un appartamento di 50 mq con veranda costa 130-140mila euro. Interessante anche la costa sud della regione, con le località balneari di San Benedetto del Tronto e Porto d'Ascoli. A San Benedetto, dice Rosario Brucciolo, contitolare dell'agenzia Tecnocasa Studio, i prezzi sono saliti del 20% circa in cinque anni: «Le quotazioni vanno dai 1.600-1.800 euro al mq, per le case da ristrutturare, fino ai 2.500 euro per un appartamento ristrutturato nel quartiere Marina, mentre sul lungomare ci sono appartamenti in condominio a 5mila euro al mq, ville e alberghi». Ancora più richiesta la frazione di Porto d'Ascoli, a sud di San Benedetto, dove i valori partono da 2.800-3.500 euro e arrivano a 3.800-4.500 euro.